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ARCHEOLOGI ED ESPERTI

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ERNESTO BARBI

Ernesto Barbi, 74 anni. Acuto osservatore e appassionato di storia, ama spostarsi a piedi ed è durante le sue lunghe passeggiate che si trova davanti ad una città estremamente moderna rispetto ad altre che, invece, fanno sfoggio dei propri vicoli ed edifici storici. Inizia così a dedicarsi alla ricerca di fonti storiche che possano far luce sulla storia di Pescara. Nel 1989 segnala e contribuisce insieme alla soprintendenza, a riportare alla luce i resti della chiesa di S. Agostino ed il convento delle monache. Nel 1990 individua, davanti la Chiesa di San Cetteo, la chiesa di Santa Gerusalemme determinando la pianta dell’intero edificio oggi visionabile solo in minima parte attraverso delle vetrate. Nel 2000, lungo la golena sud del fiume Pescara, a ridosso del parcheggio di Via delle Caserme, trova uno dei reperti più belli e significativi per la storia di Pescara: un antico mosaico romano appartenente ad una serie di strutture edificate nei pressi di quello che un tempo era il porto romano.

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GIULIO DE COLLIBUS

Giulio De Collibus, 78 anni. Nasce a Novara da madre romana e padre abruzzese. Trascorre i primi anni della sua infanzia nella città piemontese per poi tornare definitivamente, all’età di cinque anni, in Abruzzo.

Nel 1971 è tra i fondatori dell’Archeoclub di Pescara con cui organizza viaggi culturali per la promozione del territorio e con i cui proventi finanzia numerosi scavi sul territorio abruzzese. Contribuisce alla raccolta di reperti storici, testimonianze e documenti della tradizione popolare abruzzese che costituiranno, nel maggio del 1973, il nucleo fondante del futuro Museo delle Genti d’Abruzzo che prenderà ufficialmente vita nel 1982. Oggi, all’età di 78 anni, riveste il ruolo di vicepresidente dell’Archeoclub di Pescara, e presidente onorario dell’Archeoclub d’Italia.

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EUGENIO DI VALERIO

Eugenio Di Valerio, 42 anni. Opera prevalentemente in Italia: Abruzzo, Molise, Toscana, Sicilia e Veneto sono alcune delle regioni che lo impegnano sul territorio nazionale; mentre all’estero ha eseguito ed esegue, scavi presso siti ben noti alla cronaca internazionale come Luxor (Egitto), Pyrgos, Moni, Monagroulli (isola di Cipro) e Cirene, Tolemaide e Tripoli (Libia).

Il 9 marzo 2020, a seguito del ritrovamento di due arcate del vecchio tracciato ferroviario del 1970 e della successiva segnalazione alla Soprintendenza che ha disposto il fermo del cantiere, viene incaricato da Ferrovie dello Stato come supervisore dei lavori per l’ampliamento del tracciato ferroviario. Il 4 maggio, dopo la sosta imposta dal lockdown, riemergono gli ambienti voltati di uno dei sette bastioni della fortezza spagnola, in questo caso, il bastione S. Vitale.  

LUCA CHERSTICH

Luca Cherstich, 42 anni. Dal 2008 è ufficialmente attivo come archeologo con un occhio di riguardo per la sua regione nativa in particolar modo nelle provincie di Chieti e Pescara. All’estero ha partecipato più volte a scavi scientifici nelle città di Cirene e Bengasi in Libia.

Nel 2020, su richiesta del Comune di Pescara, presta assistenza Archeologica durante i Saggi preventivi presso il campo Rampigna. Durante le settimane di scavo e ricerca, l’archeologo Luca Cherstich, incaricato di supervisionare i lavori, vede riemergere dal fango strutture appartenenti alla vecchia banchina del porto romano, un tratto delle mura spagnole, sepolture e ancora ceramiche, resti umani e piccoli oggetti risalenti ad un periodo che va dall'epoca tardo antica a quella medievale.

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